Lenta passa la vita,
diffusa e profonda ferita,
come se fosse un sogno
dentro altri sogni,
piú piccoli, piú irreali,
piú immaginari,
ove utopiche figure
si riflettono, lontane,
insidiando gli uomini,
che solitari,
si specchiano
come fanciulli sorpresi
e si allontanano trasformati
in increduli anziani.
(c) Viviana Walczak
Sussuri al vento, 2007