domenica 25 aprile 2010

La stanza stretta (Racconto)

Luca era fermo in mezzo alla stanza guardandosi intorno con lo sguardo attonito. In principio soltanto intuiva ma poi capí ció che stava accadendo. La porta era sparita del tutto ed al suo posto c'era una striscia di legno. Le sue labbra si seccarono e la sua gola soffocó un urlo.
La stretta stanza di pareti chiare s'impiccoliva schiacciandolo.Le pareti si oscurivano in fretta, avvicinandossi minacciose. Il tetto scendeva ed era diventato buio come la notte che aveva appena osservato qualche minuto prima eppure, la finestra non c'era piú, al suo posto solo c'era un piccolo rettangolo piú chiaro. Si sentiva ingoiato ed asfissiato da quella stanza che si stringeva ogni volta di piú. Cercó di chiedere aiuto ed aprí la bocca sperando che il suo urlo sorgesse dal piú profondo del petto, ma non fu possibile proferire alcun suono poiché le pareti giá sfioravano la sua pelle.

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(c) Analia Pascaner
Scrittrice argentina, nata a Buenos Aires. Editrice e correttrice di testi. Reeditrice dell'illustre poeta Leopoldo Luis Franco. Dirige la Rivista digitale "Con voz propia". I suoi magistrali racconti raffigurano personaggi psicologici di vulnerabile umanitá. Le sue storie drammatiche e succinte, tratteggiano individui solitari ed aiutano a svelare, dovuto alla sua squisita sensibilitá, i profondi misteri ignorati dell'inconscio.
Traduzione Viviana Walczak

2 commenti:

  1. Grazie mille, cara Analia, per rallegrarci con i tuoi incantevoli racconti!
    Ti faccio tanti ma tanti complimenti per dilettarci ogni giorno di piú nella cultura della tua pregiata rivista!
    Un sentito abbraccio. Viviana

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  2. Ciao VIVI,questo racconto è molto bello in italiano,perche ha piú forza il ritmo letterario.Le sfumature delle lingue,sono un vero mistero.Complimenti,OLGA.

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